Business Retreat al Borgo

Il nostro primo retreat aziendale 

In una sera di novembre mi telefona Francesco…. “Ehi Flavio! Abbiamo un gruppo di dirigenti di una nota catena di articoli sportivi (quelli con l’insegna bianca e blu 😉) che sta cercando un’esperienza unica ed indimenticabile nei nostri territori. Li porterò a conoscere lo Storico Ribelle e a personalizzare delle forme di formaggio, poi andremo da Luca alla Locanda via Priula a degustare degli ottimi vini locali, faranno anche una bellissima escursione con le e-bike e vorrei proporgli la vostra struttura come base per alloggiare due giorni e svolgere le loro riunioni e attività varie.” 

Io penso subito che questa sarà per Borgo Selvapiana la prima grande esperienza professionale di accoglienza di un gruppo business, sarà divertente e ci aiuterà a capire meglio le nostre potenzialità e a scoprire come migliorarci… inoltre, avendo io lavorato per quella azienda parecchi anni fa penso da subito che forse è un segno del destino! 

Il giorno dopo mi metto subito in contatto con Andrea, il Responsabile HR, per capire bene tutte le loro esigenze e a quel punto, assieme a tutte le ragazze del Borgo iniziamo ad organizzare l’accoglienza. 

Albino del Retrobottega, che per chi ci segue è ormai un personaggio famoso, ci aiuterà ad organizzare il pranzo degustazione con polenta taragna fatta con le farine di grano antico e coi formaggi e salumi nostrani (tra cui la sua squisita bresaola di Fassona Piemontese). Enrico di Dolce in Desco invece è un personaggio! Un ragazzo giovane che ha girato le più importanti pasticcerie di mezza Europa e alla fine ha deciso di ritornare nella sua amata Valtellina e aprire sotto casa una piccola pasticceria artigianale… è un perfezionista e noi gli vogliamo molto bene, ma soprattutto, con le sue torte “da colazione” al grano saraceno e mirtilli sappiamo bene che farà colpo sui nostri ospiti. 

Andiamo a prendere gli amici dirigenti in tarda serata e li accompagniamo al borgo… rimangono stupiti e a bocca aperta quando, dalla Morbegno del “terzo millenio” vengo catapultati nelle stanze cinque e seicentesche del palazzo. Tutti vengono accompagnati nelle loro camere, ricevono in dono il miele di Stefano (fatto dalle sue api in fondo al nostro prato) e un po’ alla volta ci salutiamo, tra un calice di rosso e alcuni ricordi dei tempi passati. Anche Claudia, il Boss dell’area immobiliare, nel sottotetto della Casa della Teresina, si rilassa e addormenta con gioia e serenità. 

Il secondo giorno, caricati dalle torte di Enrico, si lavora duro in quello che nel millecinquecento era un locale adibito alla torchiatura dell’uva! Pensa un po’…. sono passati cinquecento anni, e dove prima si produceva il vino per tutta la comunità oggi si producono idee per una società nuova e più attenta al benessere delle persone, attraverso il piacere per lo sport 😊 

La giornata scorre via serenamente tra riunioni, discussioni, coffee break rilassanti nella sala del camino, e si arriva così a cena… sono ormai le 22:30 di un normale martedì sera e ci ritroviamo tutti insieme quando qualcuno, quasi per scherzo mi chiede: “ma qui in Valtellina si potrebbe andare a visitare una cantina?!!” 

Non perdo un secondo e telefono a Stefano della Cooperativa Terrazze dei Cech che, salta fuori dalla doccia e parte come un fulmine per aprire la cantina e accendere il camino della sala degustazioni. Alle 23:15 siamo tutti in cantina, visitiamo il locale della torchiatura e quello della vinificazione, la cantina di invecchiamento con le barrique e le tipiche botti valtellinesi allungate e fatte di legno di castagno, fino a quando finiamo in sala degustazione dove, tutti in allegra compagnia ci godiamo gli ottimi vini a km zero 😉 e viviamo insieme questi momenti semplici e intensi… (oggi le chiamano experience ma per noi è semplicemente vita)!